Soffre della sindrome da Day One, accompagnata da un disturbo chiamato "collezionismo" che lo porta ad acquistare qualsiasi Limited/Special/Collector's Edition dei giochi che gli piacciono, senza badare a spese. Purchè non siano titoli sportivi, gioca praticamente a tutto, soprattutto i "made in Japan", uno dei motivi per cui almeno una volta l'anno lo trovere ad Akihabara ad investire 2/3 del suo conto corrente.
Uno di quelli che da piccoli preferiva (e preferisce tutt'ora) starsene a casetta a giocare a qualcosa piuttosto che uscire all'aria aperta. Conduco una doppia vita, di giorno sistemista, di notte leader degli Italian Sentai Subranger.
Giocatore sin dalla più tenera età, non è riuscito a liberarsi di quella piaga crescendo, facendo successivamente del gaming il suo lavoro. Fan di Final Fantasy allo stadio terminale, prima o poi dovrà abbandonare la sua casa per fare spazio a limited, action figures e collezionabili vari.
Appassionato di videogiochi e di informatica da sempre, mi avvicinai a Final Fantasy XIV senza sapere nulla di MMO rimanendone folgorato. Facevo le guide, ma ho smesso :)
Amante dei poligoni spigolosi del '90 e della buona birra, dopo il diploma in lingua giapponese, ottenuto dopo anni di studio all'istituto dell'ambasciata giapponese di Roma, porta il pane a casa come Graphic Designer. Propositivo e solare per natura, affronta i Tank Buster a suon di cure grazie al suo avatar di FFXIV: Camelia Dust - Ragnarok (sempre se il lag non ha la meglio).